Firmware - Settembre 2012 - N°80 - (Page 7)

CAN Controller di MARIO ROTIGNI PRIMA PARTE G Iniziamo in questo numero una panoramica dei principali standard di comunicazione usati nel mondo automotive ed embedded. li aspetti che si vogliono analizzare in particolare sono relativi all’interfaccia elettrica ed alla rappresentazione dell’informazione elementare che viene scambiata. Ovvero, quello che vedremmo su un oscilloscopio collegato alla linea di comunicazione. Introdurremo anche considerazioni circa l’ambito applicativo, l’affidabilità della connessione, quali gestioni errori e compatibilità elettromagnetica. Gli articoli dedicati a quest’argomento saranno intramezzati da altri di diverso soggetto, per evitare di monopolizzare la rubrica e creare monotonia. Prima di addentrarci nel protocollo CAN, conviene introdurre una classificazione operata anni fa dall’ISO e valida per la descrizione di reti di comunicazione, indipendentemente dai dettagli implementativi, il modello ISO/OSI a sette livelli (vedi fig. 1). Alla fine degli anni ‘70, l’International Standard Organization (ISO) sviluppò una serie di standard per le reti di calcolatori. Questa serie di standard venne chiamato OSI (Open System Interconnection), e propone un modello di riferimento per l’interconnessione di sistemi. Il documento principale creato è il Basic Reference Model di OSI, standard ISO 7498. Per descrivere le interconnessioni, OSI introduce un’architettura a sette livelli specificando anche le relazioni e le funzioni di ogni livello. I livelli sono rappresentati per convenienza come una pila verticale. In figura 1 sono rappresentati i sette livelli che compongono il modello di riferimento ISO-OSI. Livelli adiacenti comunicano tramite una interfaccia ben definita che interconnette ogni livello a quello immediatamente superiore. In altre parole, ogni livello fornisce al livello superiore una serie di servizi ma nascondendo i dettagli implementativi (information hiding). Una tale organizzazione del sistema trova ampie applicazioni nell’ingegneria del software, non solo in reti di comunicazione ma anche nell’architettura di applicazioni complesse e destinate ad evolvere nel tempo. Avendo interfacce chiaramente definite ed entità ben isolate, risulta più semplice aggiungere moduli, modificare o rimpiazzare porzioni di codice obsolete ed in generale, assicurare la manutenzione, aggiornamen- Figura 1: Modello ISO/OSI. 13 6 FOCUS ON TIPS’N TRICKS 17 3 SKILLS MARKET NEWS 33 29 INSIDE SPOTLIGHT 40 56 TOOLS EVENTS ZAPPING 48 ANALOG ABBONAMENTO http://www.elettroshop.com/abbonamento-a-firmware-edizione-digitale/

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Firmware - Settembre 2012 - N°80

News
TIPS'n tricks
FOCUS on - RFID embedded: quando conviene?
SKILLs
- Generazione di segnali PWM
- Una libreria per il file system FAT
- Comunicazione dati
SPOTlight - Freescale Kinetis L series
INside - Capture, Compare e PWM
TOOLS - Strumenti di misura software
ANALOG - Regolatori Buck DC-DC Architettura Zero-Voltage Switching
EVENTS zapping
Anteprima FE

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